Mentre tornavo a casa, incolonnata come sempre, non so perchè ma mi sono ritrovata a pensare ad uno scritto che avevo dovuto fare anni fa a scuola, avrò avuto all’incirca 16 anni. Il tema era: “descrivi chi sei”.
Ammetto di aver provato un attimo di panico e forse nel profondo, in quel preciso istante, ho odiato il mio professore di italiano. Descrivere chi sono. Una delle prime cose che ho pensato è stata “E adesso io cosa racconto a questo?”.
Una volta iniziato però, mi è sembrato più facile di quanto pensassi. Che difficoltà c’è nel descrivere chi siamo? Sono bassina, con i capelli castano cenere, ho gli occhi chiari. Sono di indole allegra, un po’ pigra, a volte un po’ impulsiva, testarda e adoro la cioccolata. Facile no? Mi ricordo di essermi descritta abbastanza minuziosamente e mi sentivo soddisfatta del mio tema.
Qualche giorno dopo il mio professore mi ritornò lo scritto. Vi era una nota che diceva: “il tema è indubbiamente ben fatto. Ma ciò che ho letto è cosa sei, non chi sei”. In quel momento non capii e sinceramente mi sentivo anche un po’ offesa. Così il mio tema finì sotto un mucchio di scartoffie e libri di testo e non ci pensai più.
Fino ad oggi.
Perchè oggi ho capito cosa voleva dire il mio professore. Io posso essere molte cose: una studentessa, un’impiegata, una mamma, una moglie. Posso essere mora o bionda, più o meno simpatica. Ma queste cose sono più una percezione di quello che gli altri vedono in me.
E quindi, chi sono io?
Io sono il profumo della torta di pane che faceva mia nonna quando ero piccola. Sono l’odore della legna che brucia nel camino nelle sere d’inverno. Sono il sudore delle corse nei prati dove i miei nonni facevano pascolare le mucche. Sono il sapore delle lacrime salate in tutti gli addii detti alle persone che amavo. Sono il suono delle risate con le amiche di sempre. Sono il rimpianto dei ti voglio bene che non ho detto. Sono la tristezza nascosta nell’orgoglio che mi ha fatto perdere momenti che non torneranno più. Sono la paura che provo davanti alle scelte importanti. Sono i battiti del mio cuore impazziti quando incrocio i suoi occhi. Sono la fame di avventura che mi prende prima di ogni viaggio.
Io sono questa. Un insieme di contraddizioni e imperfezioni, di momenti vissuti e attimi perduti, di sensazioni intense e sensazioni dimenticate, di parole sprecate e parole mai dette, di sogni realizzati e sogni abbandonati.
Ma la cosa più importante di tutte è che IO SONO.