Il magico scorrere del tempo in Éire

Eccomi rientrata da qualche giorno passato in Irlanda.

Mi fa sempre sorridere ripensare a quando anni fa mi ero ripromessa che non sarei tornata, nel limite del possibile, ma più di due volte nello stesso posto. Il mondo è talmente grande, mi dicevo, e il tempo a disposizione per viaggiare talmente poco, che non bisognava “sprecarlo” (anche se non credo sia la parola esatta, visto che nessun viaggio è mai sprecato!) per tornare nello stesso posto.

Cosa che però con il tempo è cambiata, visto che in Irlanda ci torno tutti gli anni e spesso anche più volte.

Quell’isola magica ha su di me un richiamo potente. Non so se sia per quel verde, oh sì, quel verde meraviglioso. Di erba bagnata da lunghe piogge e asciugata dalle brevi occhiate di un sole timido. O magari per quelle scogliere che si buttano nel mare, lasciando che le onde si infrangano su di esse, provocando un boato profondo, gutturale. O sarà il cielo, quel cielo che cambia ogni secondo. Quel cielo che sembra composto dalla lana di mille pecore lasciata in balia del vento.

Sarà la gente, che malgrado i periodi di difficoltà tira avanti, con forza e con il sorriso sulle labbra. Sarà quell’aurea magica che si respira passeggiando tra sconfinati prati, con la pioggerella fine che si poggia sulla natura ricca e rigogliosa. Saranno le note che escono da un’arpa, o un tin whistle o da un bodhran che risuonano in qualche locale ad una qualche ora di un qualsiasi giorno. Saranno le centinaia di leggende che aleggiano in ogni angolo del paese, che ti fanno pensare che da un momento all’altro un elfo appaia come per incanto davanti ai tuoi occhi. E perché no, sarà quella goliardia provocata da una pinta di Guinness condivisa con uno sconosciuto in qualche pub.

L’Irlanda è tutto questo e molto di più.

Ma ha una cosa che più di tutte mi manca appena torno nella routine di tutti i giorni. Il tempo.

Quando sono a casa, mi rendo conto di rincorrere il tempo. Fare i salti mortali per ritagliarmi degli spazi per fare le cose che mi piacciono fare, o per vedere le persone a cui voglio bene. Ma benché la mia sveglia suona sempre prestissimo e la mia testa si appoggia sul cuscino ad orari indecenti la notte, ho sempre quella sensazione di “incompiuto” nella mia giornata. Un “ti voglio bene” non detto; una storia pensata ma mai raccontata, un bagno caldo nelle sere di inverno, una corsa nelle fresche serate primaverili. C’è sempre, nella mia giornata, un qualcosa a cui devo rinunciare per una questione di tempo.

Mentre quando sono lì il tempo assume una condizione diversa. Non sono io a dover corrergli dietro. È il tempo stesso che scandisce i giusti ritmi durante la giornata. Lo so che molti di voi ora penseranno: “facile, lì sei in vacanza, ovvio che  lo percepisci in un modo diverso”. Eppure non è la questione di essere o meno in vacanza ma proprio una condizione che si respira appena si atterra in quell’isola, che vale per tutti, residenti e non, vacanzieri e non. C’è un momento per correre al lavoro, c’è un momento per godersi il tempo libero, c’è un momento per godersi il silenzio e la solitudine, c’è un momento per farsi carico delle proprie responsabilità. Si respira un’aria di priorità diverse, non fatte solamente da regole da seguire e compiti da portare a termine. Le priorità della persona, la priorità dell’essere, di vivere davvero e non essere solamente un corpo di passaggio.

Quando sono lì mi sembra di essere parte di qualcosa, del mondo forse, della natura, dell’aria, della musica. Di sentire il mio cuore che scandisce i battiti in un modo diverso, più calmo, più sereno, in pace con se stesso e in pace con ciò che lo circonda.

Quando sono lì…

Vorrei che quel momento non finisse mai!

23 commenti

  1. “facile, lì sei in vacanza, ovvio che lo percepisci in un modo diverso”

    non voglio essere spoetizzante, ma è proprio così.
    e in Irlanda, come del resto in Italia, ci sono stili di vita e stili di vita: Dublino per esempio la trovo una città demotivante e piatta. e poi ci sono luoghi dove, da vacanziera, ti sembra di poterti impossessare di nuovo del tempo. ma, a seconda dei gusti, puoi trovare luoghi con lo stesso benefico effetto anche nel Chianti, o nel Sannio, o sulle Eolie d’inverno, ai piedi delle torri abbandonate sulle rive del lago del Turano, o ancora nei borghi arroccati sulla Gola del Sagittario. già solo il nome di uno di questi nidi d’aquila – Castrovalva – per me ha il potere di rallentare il tempo. non trovi?

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  2. Capisco quanto vuoi far comprendere e questa tua descrizione. aumenta in me ancora di più il desiderio di vedere l’Irlanda, è un desiderio che inseguo da anni, prima o poi 😉 Credo anche io che giochi il fattore vacanza, in qualsiasi posto, se ci sentiamo in vacanza, guardiamo con occhi diversi e percepiamo in modo differente. A me succede anchquando passeggio nella mia città, se sono in sintonia con il mio ritmo e non con quello che richiede la vita di ogni giorno. Ciò non toglie che in ognuno di noi ci sono luoghi speciali nei quali ci sentiamo veramente noi o a casa. Questa sensazione io la provo particolarmente nelle isole, amo le isole. Anche io pensavo che tornare più volte in uno stesso posto, potesse essere uno “spreco” di tempo, ma è anche vero che non basta un soggiorno per conoscere veramente luoghi e persone e che si torna sempre dove si lascia un pezzettino del proprio cuore

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    • Se decidi di andare in Irlanda, fammi un fischio. Ti do volentieri qualche dritta su questa isola meravigliosa.
      Hai indubbiamente colto nel segno: ci sono posti dove lasciamo un pezzettino del cuore. Sarà proprio per questo che sentiamo quel richiamo difficile da ignorare e finiamo sempre per tornarci e ogni volta torniamo a casa con un ricordo in più nel cuore a tenerci compagnia.

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  3. …Si torna sempre dove si lascia un pezzettino del proprio cuore…

    https://www.dunedupilat.com

    Sarà che non avevo mai visato nulla del genere, ma devo assolutamente ritornare ! Le sensazioni provate son equivalenti alle tue e, i posti così diversi, lasciano comunque in noi delle attrazioni fatali !
    Non penso che esserci in vacanza faccia sembrare tutto così diverso !
    Penso invece, che siano i nostri desideri inespressi, le nostre anime che non finiscono mai di cercare cose che non conosciamo ma che ci danno vita.

    Hai scritto un bellissimo post, anche se l’Irlanda non è una delle mie mete peferite… Son più per il bacino del Mediterraneo … Anche se la Duna du Pilat è dalla parte opposta !

    Ciao.

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    • Sono andata a curiosare, perché ammetto di non aver mai sentito parlare della Duna du Pilat. Che sorpresa! E che meraviglia!
      Posso immaginare perché abbia un richiamo così forte per te. Sembra un paradiso! Lo aggiungerò sicuramente ai posti da vedere!
      Grazie!

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  4. Il tempo e noi, come ci tenesse al guinzaglio e di tanto in tanto lo lasciasse per permetterci una corsa, una sensazione di libertà. Ognuno ha il suo tempo, come ha un colore, un profumo, un pensiero che ritorna. Far prevalere il proprio tempo è esercitare la propria identità. Certo moltissimo costringe ma se si coltiva il proprio tempo esso prenderà gli spazi che gli servono. Tu hai la capacità di sperimentarlo, lo fai e non è solo perché sei in vacanza ma perché ti riappropri di te.
    Bella l’Irlanda, soprattutto se parla e racconta una vita differente.

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  5. Non sono mai stato lì però sento che gli irlandesi mi stan simpatici! 😀 Comunque, sul tempo, sul godersela e viverselo io analoghe sensazioni le ho provate in Spagna e Portogallo e, anche in alcune zone della Sardegna devo dire.

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    • ahahahah! Sono un popolo fuori di testa! Se la cantano e se la ballano e soprattutto se la bevono! 🙂 Sono attaccati alle tradizioni con le unghie e con i denti, ma non per questo non riescono a stare al passo del tempo che corre.
      Bellissima la Spagna! Ma io sono di parte, essendo originaria di li da parte di papà! 🙂
      Il Portogallo mi manca, ma arriverà presto (spero!)

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  6. L’Irlanda è magica. L’hai descritta bene. Io ci sono stata solo una volta, lo scorso settembre insieme a mia sorella e ne sono rimasta estasiata. È un mondo a sé, Dublino è una città che all’inizio mi ha lasciata interdetta ma pian piano ho iniziato ad adorare; le loro coste, le scogliere a picco sul mare, il cielo che accompagna ogni tuo passo senza mai essere lo stesso di cinque minuti prima. La loro musica ovunque e i sorrisi sempre pronti, l’umanità è diversa lì. E lo è anche il tempo, per me hai ragione, non è solo questione di stare vacanza: è stare in Irlanda che fa la differenza ☺

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