Ti amo, anzi no ti odio, anzi no ti amo!

Care amiche, eccolo arrivato!

Vi starete chiedendo: “Ma chi? Cosa? Quando? Cosa diavolo vai blaterando?”

Vi do un aiutino: il freddo! E no, ferme! Subito! Non alzate gli occhi al cielo perché non è di meteorologia che voglio parlarvi. Bensì di loro, dei nostri amati/odiati…. COLLANT!

Già, perché con loro abbiamo sempre un rapporto molto particolare, fatto di amore e odio. Amore perché sono eleganti, perché ci tengono le gambe coperte in una coccola perenne quando fuori il freddo imperversa, tenendole anche al calduccio. Quelli più all’avanguardia ci appiattiscono la pancia –nel frattempo noi possiamo mangiarci beatamente mezza scatola di biscotti durante la pausa caffè in ufficio- ci sollevano il fondoschiena –quando si dice massimo risultato con il minimo sforzo- e alcuni ci massaggiano le gambe per tutto il giorno. Insomma, i collant si prendono cura di noi.

Però… c’è un però. Quando penso alle calze mi viene sempre in mente il famoso jingle di una famosa marca. Faceva pressappoco così “Che stress, che stress, che stress di giorno, ma Pompea no!”. Ecco. I collant hanno un lato oscuro, direi quasi malvagio. Perché proprio quando loro dovrebbero prendersi cura di te, proprio quando tu hai bisogno di loro, eccola lì in agguato… la smagliatura!

Un buco piccolo, minuscolo anzi, che all’inizio quasi non si vede ma poi, piano piano, diventa un vero e proprio cratere. E non succede mai, ma proprio mai che la smagliatura sia in un posto invisibile da dire “Tiè, sta volta non si vede”. Assolutamente no! È sempre lì in bella mostra, magari nell’unico centimetro di calza alla luce del sole.

Io ne ho provati di ogni tipo, modello, marca e materiale. Il risultato è sempre lo stesso. A metà pomeriggio, generalmente prima di una qualche riunione o incontro importante, oppure durante una qualche cena…. Crrrrr! Cazzarola il filo! Oh no un buchino… Buco… Cratere! Imprecazione!

Se qualche genio della NASA fosse per caso sul web in questo momento e dovesse capitare sul mio post, sappi che noi donne di tutto il pianeta te lo chiediamo quasi in ginocchio –ovviamente quelle che in questo momento indossano i collant sono esonerate causa rischio rottura- “dateci le calze che non si smagliano!”

Nel frattempo non mi resta che affidarmi completamente al sorriso rassicurante di Julia Roberts mentre esce dal negozio di Calzedonia felice e soddisfatta.

E che il potere (e la clemenza) del nylon sia con tutte noi!

21 commenti

  1. chissà se le armature del medioevo fatte di maglie di ferro andrebbero bene? Roba da maschi. è vero, ma per uscire dall’ironia rimane il fatto che l sensualità-zero di eventuali protezioni toglierebbe tutto il bello della lingerie di un certo tipo, Chissà… magari da una smagliatura potresti prendere lo spunto per scrivere un racconto, magari incentrato su un tecnico della NASA che, credendo di aver inventato il collant perfetto, si ritrova invece a dover superare tutte le problematiche derivate dalle vicende della moglie, dopo averglieli fatti provare…..

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    • Le armature sono un’idea geniale! Magari meno pesanti (andare in giro con 20 Kg. addosso non credo sia particolarmente pratico) e leggermente più flessibili (scendere dalla mia scatoletta su 4 ruote la vedo un’impresa più ardua che scendere dalla sella di un cavallo) 🙂 Ancillotto versione 2.0 ahahah!
      L’idea della storia però mi affascina…………

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  2. Un piccolo consiglio, porta con te uno smalto trasparente così appena si forma il buchetto o se si dovesse formare un filo che è stato tirato, puoi fermarlo con lo smalto, e poi ricordati sempre, ma ripeto sempre, un altro paio di calze identico, 😬😬😬 come ricambio.
    Io ho trovato un altro metodo ancora, non metto più calze almeno che non siano di lana doppia 😁😁, ma con questo caldo opto il niente 😁😁

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      • Ma era incredibile facevano vedere che cercava di bucarle VOLUTAMENTE con le chiavi. VOLUTAMENTE… E NON SI BUCAVANO… Una cosa più inverosimile di un film di fantascienza… mai vistaunarobacosì.

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      • Le voglio! Le voglio! Le voglio!
        Caro Babbo Natale, quest’anno sotto l’albero vorrei vorrei vorrei tantissimo le calze che non si smagliano! Giuro di essere stata buona e se ti serve una macchina per spostarti più veloce (e più al caldo) rispetto alle tue renne, consideralo fatto.
        Con affetto,
        me-che-sono-disperata-da-tutte-le-calze-bucate-e-buttate-e-i-soldi-spesi-per-queste-maledette

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      • Ahahah come ti capisco forse lo puoi capire perchè mi puoi capire a mia volta. Ricordo quel giorno che ne cestinai un paio 10 minuti dopo averle levate dalla confezione.. infilp il primo piede con tanto di perla di sudore, causa ansia da prestazione, che mi cola giù dalla fronte.. infilo l’altro.. tiro su quando sono a metà coscia convinta che ormai sia fatta, distratta, strattono… troppo presto ho cantato vittoria… perchè era ormai troppo tardi. Una signora smagliatura di 15 impietosi cm mi segnava dalla coscia in giù. E FU SUBITO CESTINO. Amen. 😦

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